top of page

I nostri valori e la nostra storia

​

Uno dei principali servizi in cui è impegnata l’Unione Evangelica per la Solidarietà è l’aiuto ai senzatetto, ai bisognosi in generale, che viene attuato ogni venerdì sera da molti anni.

 

Questo servizio è iniziato, negli anni 1995/96, da un piccolo gruppo di credenti della chiesa valdese di via Assarotti, che ha cominciato a portare panini e coperte a senzatetto nella zona del centro città e, in particolare, di piazza Piccapietra.

Si è poi sparsa la voce e credenti di altre chiese si sono aggiunti, formando così un gruppo assolutamente spontaneo, eterogeneo ma molto unito.

Quando poi è nata l' UES questo gruppo ne è venuto a far parte, riconoscendosi reciprocamente nel desiderio di servire il Signore fra gli ultimi.

 

Venendo ad oggi, l’appuntamento serale è in piazza della Vittoria, sotto i portici lato Inps.

Là ci aspetta un buon numero di persone, talvolta anche una cinquantina, a cui viene distribuito un pasto caldo, prevalentemente pastasciutta, pizza, focaccia, pane, dolci, bevante fredde e calde, fazzoletti di carta.

 

I volontari regolarmente impegnati sono una quarantina. Si organizzano turni mensili per la preparazione del pasto caldo, per il ritiro delle focacce, pizza, pane, dalle panetterie che mettono da parte l’invenduto del giorno, e anche per le presenze in piazza.

 

Nel corso degli anni abbiamo visto cambiare il volto della “povertà” e tocchiamo con mano l’aumento del numero di persone che, pur avendo una casa, una stanza, comunque un tetto, hanno grosse difficoltà ad affrontare tutte le altre spese, compresa quella del cibo. Persone dignitose, in ordine e che non hanno l’aspetto d’essere indigenti, ma che cercano il cibo e sono contente di portarsi via un sacchetto di focaccia o di solo pane.

 

Ci rendiamo conto di fare poco, pochissimo, in confronto ai bisogni che ci sono intorno a noi; vorremmo fare di più e meglio, non limitarci ad incontrare le persone per la strada, ma riuscire a procurare un lavoro a quelli che ce lo chiedono, avere un locale in cui incontrarli, accoglierli nella vita delle chiese, nel progetto di mettere in pratica sempre di più e sempre meglio l’amore di Dio verso di loro.

bottom of page